lunedì 5 settembre 2011

Il 6 settembre SEL in piazza a fianco dei lavoratori


 

 

Se non ora quando? Lettera aperta a tutte le persone oneste per invitarle allo sciopero generale del 6 settembre e alla mobilitazione. 
E’ ormai giunto il momento in cui non è più sufficiente dire che le cose sono complesse e necessitano di tempo e mediazioni, che i lavoratori e i pensionati non possono permettersi di fare sciopero, che la crisi si risolve soltanto azzerando i diritti dei lavoratori e penalizzando i pensionati; ogni giorno che passa siamo sempre più poveri, costretti ad assistere al degrado sociale e morale di questa società malata, adesso bisogna riattivarci vanno rimandati a casa tutti e quando dico tutti intendo proprio tutti.
Deve andare a casa chi avrebbe potuto fare una legge sul conflitto d’interessi ed impedire che venisse portato a termine questo scempio, chi ha sempre votato le missioni umanitarie fatte con bombardieri e carri armati , chi non ha mai fatto niente per far pagare le tasse a tutti, chi invece di ridurre le spese militari colpisce i soldati coscritti di leva, dopo avergli rubato un anno e più di vita e adesso gli ruba un altro anno di pensione.
Deve andare a casa chi difende gli interessi di coloro che non hanno bisogno di riscattare l’università perché l’hanno fatta ad Harvard , deve andare a casa chi dice di sentirsi lontano dal sindacato e invece si sente vicino a Marchionne, deve andare a casa chi difende le speculazioni e rendite finanziarie, adesso BASTA ci siamo indignati anche Noi.
La prossima volta che andrò a Roma spero in buona e massiccia compagnia mi porterò una tenda e non mollerò, prima pensavo di lottare per i miei figli e per il futuro, mi sbagliavo si lotta invece per il presente e per tutti noi compresi, questa classe dirigente va rinnovata si è dimostrata incapace su ogni fronte e in ogni settore.
Il clero deve smondanizzarsi e pagare le tasse soprattutto quando effettua speculazioni (anche se non dovrebbe proprio farle), deve rinunciare ai suoi privilegi e ricreare quei valori etici e morali che fanno di una confessione religiosa una risorsa e non un problema.
Gli strumenti per combattere e sconfiggere la mafia e l’evasione esistono vanno attivati  da subito, e se qualcuno pensa che non si sappia come fare o non sia possibile legga le righe seguenti è l’ora di finirla con l’antipolitica la politica deve fare il suo lavoro e lo deve fare bene.
1)   Incrociare in modo informatico i consumi e le utenze per scoprire le case affittate a nero o addirittura fantasma , stesso dicasi per aziende e industrie (se consumi un botto di energia.. come mai non dichiari niente?).
2)       Fare la fatturazione telematica e incrociare i dati fra cliente e fornitore.
3)       Tracciamento dei movimenti bancari a partire da 500 €.
4)       Drastica riduzione spese militari e creazione di unico esercito europeo.
5)       Utilizzo delle risorse economiche recuperate per la creazione di un nuovo welfare, fatto di diritti e però anche di impegni civili, chi percepirà il salario minimo garantito dovrà essere disponibile per il recupero e salvaguardia dei territori, per attività sociali e formative, insomma deve essere solidale anche lui, riqualificazione del pubblico impiego il PUBBLICO deve essere una risorsa non una tassa,  gli atti notarili solo quando necessari e fatti dagli enti pubblici e non dai privati, il notaio per l’acquisto della casa deve essere un pubblico impiegato e non un membro della casta 
6)       Liberalizzazione delle licenze di taxi, e degli ordini professionali.
7)    Generi di lusso tassati maggiormente e spese di acquisto e gestione non deducibili per questo genere di beni (se uno è signore lo sia davvero e contribuisca invece di evadere o eludere).
8)   Primarie per la scelta e selezione di ogni livello di incarico politico e limite a due mandati massimo in ogni ruolo, basta con i politici di professione, quote di classe nella composizione delle liste: tot. Operai, tot. Impiegati, tot. Agricoltori, tot. Artigiani, tot. Insegnanti, tot. Studenti. tot. Pensionati, tot. Casalinghe.
9)   Rivalutazione delle arti e dei mestieri, investimenti in ricerca e salute, sviluppo di una forte economia per  l’energia pulita , sostegno e finanziamento per le attività di filiera corta.
Questi cari cittadini e lavoratori onesti sono gli argomenti con i quali vi chiamo alla mobilitazione, per questo mi impegno (chiedendo a Voi di fare altrettanto) a fare un presidio informativo unitario sullo sciopero e sulla manovra davanti al mio posto di lavoro il 6 settembre, dopo 30 anni non è un picchettaggio ma un buon inizio sì, se non ora quando?
Andrea Tombelli
Firenze 31 agosto 2011

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