martedì 19 aprile 2011

Quattro sì ai referendum del 12 giugno

Il prossimo 12 giugno saremo chiamati a esprimerci su quattro quesiti referendari.
Per quanto riguarda il “legittimo impedimento” si tratta di cancellare una legge costruita a uso e consumo di Berlusconi, per ancora una volta sfuggire ai suoi processi e già sostanzialmente bocciata dalla Corte Costituzionale.
Sul nucleare il voto positivo confermerà quanto espresso già nella consultazione referendaria del 1987, cioè la messa al bando di ogni iniziativa tesa alla costruzione di centrali nucleari sul territorio nazionale. Conferma necessaria dopo che questo Governo con propri atti intende rimettere in discussione una scelta già sottoscritta dalla stragrande maggioranza degli italiani. La catastrofe nucleare giapponese è un motivo di più per sottoscrivere senza dubbi il quesito referendario.
Sui due referendum relativi alla gestione dell’acqua c’è ancora una informazione assolutamente insufficiente. Non parliamo di coloro che, vivendo in realtà nelle quali si è già realizzata una  privatizzazione in totale dispregio delle esigenze e dei diritti degli utenti, sopportano un aggravio economico delle loro bollette a fronte di un servizio scadente. Questi elettori sanno già come questi referendum siano l’arma migliore per difendersi dalla rapina che stanno già subendo.
Questa consapevolezza deve però estendersi  anche nelle altre zone dell’Italia, dove una esperienza così negativa si potrebbe verificare in qualsiasi momento, se il voto referendario non imponesse un radicale cambiamento normativo. E’il nostro caso, della Toscana e anche del nostro territorio comunale, nel quale le politiche istituzionali, come possiamo vedere anche dalle ultime iniziative, come la dotazione dei fontanelli pubblici per acqua di qualità, hanno puntato alla salvaguardia e valorizzazione dell’acqua come bene comune.
Un voto positivo anche a questi due referendum non è una questione ideologica, un’astratta disputa tra pubblico e privato, ma la semplice e assai concreta difesa dei diritti dei consumatori.
Ecco perché il circolo Sinistra Ecologia e Libertà e la “lista Sinistra per SanCasciano” si impegneranno attivamente, insieme a tanti altri soggetti politici e sociali, affinché la stragrande maggioranza dei cittadini esprima quattro convinti e consapevoli Sì ai quesiti referendari, vanificando la campagna astensionistica che vorrebbe invalidare i referendum facendosi forti solo della disinformazione o non informazione.

Sinistra per San Casciano - Circolo Sinistra Ecologia Libertà San Casciano

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