Mentre da un lato si tagliano i finanziamenti per il trasporto pubblico, costringendo così una parte dei pendolari a ricorrere al mezzo proprio, dall’altra, si mette a pedaggio una strada che collega Siena e tutto il territorio del Chianti con Firenze. Ciò nasconde il pericoloso disegno di impoverire ulteriormente la popolazione e l’economia del luogo, aumentando così anche i livelli di inquinamento con l’effetto nefasto di aumentare il traffico sulle strade statali che attraversano i paesi. Una scelta che di fatto mette in moto una dinamica di eventi che va a ridisegnare in senso negativo lo sviluppo di questa parte di territorio, che invece avrebbe bisogno di più investimenti in un ottica di mobilità sostenibile, di un migliore raccordo fra due città d’arte più famose nel mondo per incrementare uno sviluppo turistico-culturale che porterebbe sicuramente più lavoro.
A chi potrebbe venire in mente di inserire caselli e pedaggi sul raccordo Firenze-Siena?Naturalmente al nostro “illuminato” Governo di centro-destra che per fare cassa insiste in un provvedimento anacronistico rispetto al reale stato di abbandono in cui versa la strada in questione!
Si metta mano al ripristino immediato di un tratto stradale pericoloso e densamente trafficato che necessita di cure immediate…altro che pedaggi!
Sabato 12 maggio alle ore 12 presidio a Firenze Certosa per accogliere il camper dei presidenti delle nostre province
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