martedì 25 gennaio 2011

Documento finale1° Congresso Regionale di SEL dellaToscana.

Documento finale 1° Congresso Regionale di SEL dellaToscana

1. Il futuro del Paese è messo a dura prova dai caratteri drammatici della crisi del modello sociale neoliberista che ha caratterizzato il corso della globalizzazione in questi ultimi venti anni. In questo periodo i processi materiali connessi alla logica di mercato hanno prodotto la deregolazione progressiva dei diritti nei luoghi di lavoro, la frantumazione e la separazione del lavoro umano, manuale e intellettuale, la mortificazione dei saperi e della conoscenza, lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali con innumerevoli guasti all’ambiente, la crescita delle diseguaglianze.
Le novità introdotte dalla globalizzazione e dalla sua crisi sistemica chiedono la messa in campo di pratiche sociali, di proposte programmatiche e di governo che sappiano coniugare scelte immediate a difesa dei soggetti più colpiti dalle devastazioni sociali e dallo smantellamento produttivo, con la declinazione di un progetto di società fondato su giustizia sociale, eguaglianza, tutela di ambiente e beni comuni, libertà.

2. Le innumerevoli manifestazioni di protesta per gli atti di un governo ormai delegittimato agli occhi dell’opinione pubblica italiana ed internazionale, sono lo specchio dell’Italia migliore che ci parla della possibilità di un nuovo centrosinistra, che, per chiarezza di obiettivi e di contenuti programmatici, può gettare le basi di una credibile alternativa di governo a Berlusconi e al centrodestra. In questi mesi Sel ha partecipato e sostenuto le tante iniziative e mobilitazioni ed oggi ha nella propria agenda come primo appuntamento lo sciopero promosso dalla Fiom Cgil per il 28 gennaio. SEL non solo aderisce e partecipa alle manifestazioni a carattere regionale, ma nei prossimi giorni e dopo il 28 gennaio sarà impegnata nei territori per organizzare confronti e discussioni sui temi del lavoro e della tutela dei diritti dei lavoratori, su come avviare forme di riconversione ecologica dell’economia, sulla necessità di costruire un ampio schieramento politico e sociale per favorire la caduta del Governo Berlusconi e la convocazione delle Primarie di Coalizione del Centrosinistra, al fine di scegliere assieme a milioni di donne e di uomini programmi e premier per le elezioni politiche. Elezioni politiche che sono la risposta unica e necessaria al deperimento morale del Paese e al suo disgusto dinnanzi alle degenerazioni morali e politiche di questi giorni.

3. La preparazione e la partecipazione allo sciopero e alla manifestazione regionale del 28 gennaio che si svolgerà a Massa, offre a SEL l’opportunità per una lettura attenta dei processi che hanno interessato e sono tuttora in corso in Toscana, come questi processi si connettono col quadro internazionale, in quale rapporto stanno coi disegni di fuoriuscita dalla crisi e a quali ulteriori rischi possono essere sottoposti i diversi segmenti del sistema toscano. La discussione congressuale ha segnalato che la Toscana è stata profondamente attraversata e segnata dalla globalizzazione di questi 20 anni, attraverso delocalizzazione, smantellamento di presidi industriali, grandi difficoltà di tenuta della piccola e media impresa che connotava la nostra regione, estensione di lavoro precario e senza diritti. Il suo tessuto produttivo ne è stato travolto con un forte impoverimento, nella quantità e nella qualità, mettendo a rischio quella storica coesione sociale che ha caratterizzato positivamente gli alti livelli di civiltà e di organizzazione complessiva della vita di milioni di cittadine e di cittadini. A questo si è affiancato il continuo taglio dei trasferimenti dallo Stato a Regioni ed Enti locali che hanno impoverito e messo in difficoltà l’intero arco dei servizi sociali, culturali, sanitari, educativi, del trasporto pubblico collettivo.
Il quadro conoscitivo, ancorché da approfondire e da rivisitare con maggiore attenzione, ci parla di una Toscana in affanno e chiede, perciò, al governo regionale di centrosinistra, alle forze che lo compongono di operare scelte ineludibili e di aprire con grande celerità una proficua discussione, per lavorare ad un nuovo grande patto per il lavoro e per un moderno stato sociale, in cui diritti - eguaglianza sociale, coesione e solidarietà - uniti ad un diverso modello di produzione e consumo che si riconcili con l’ambiente, possano esprimere un rinnovato e più alto grado di civiltà all’altezza della memoria storica della Toscana. Lavoro femminile e lavoro giovanile, inizialmente accompagnato dal salario sociale di cittadinanza, lotta alla precarietà devono essere la cifra della Nuova Toscana.
SEL, pur non facendo parte del governo regionale, e a partire dalla propria identità di forza insieme riformatrice e radicale, impegna tutte le sue risorse umane e di idee a questo Piano di rilancio, tenendo fermi e ricollocandoli anche in relazione agli ultimi svolgimenti socio-economici, i punti significativi del programma sottoscritto per le elezioni della primavera 2010, esplicitando in particolare i seguenti indirizzi di fondo:
  • riconsiderazione e recupero del ciclo integrato dell’acqua da parte di una gestione pubblica, delle comunità locali, degli utenti;
  • una gestione innovativa dei rifiuti: riduzione della produzione, riciclo, chiusura della filiera del riuso delle materie prime e seconde selezione tramite la raccolta differenziata porta a porta, indirizzando a ciò le risorse disponibili, al fine di ridurre progressivamente la necessità di ricorrere all’incenerimento e a discariche;
  • scelta per una mobilità sostenibile con politiche di sostegno efficaci allo sviluppo del trasporto pubblico collettivo, in particolare su ferro;
  •  rafforzamento e qualificazione del rapporto con i centri universitari e della conoscenza, per ricavarne l’impegno necessario di tanti saperi nella riconversione dei processi produttivi dissestati dalla globalizzazione e nella innovazioni di prodotto;
  • scelta netta con legislazione puntuale e coerente per sostenere le fonti energetiche alternative e rinnovabili che preludono ai caratteri innovativi del modello sociale alternativo;
  • sostegno alle produzioni tipiche della nostra regione, con una attenzione particolare alla filiera corta, armonizzate con le vocazioni agro-ambientali del territorio.
  • tenuta, qualificazione, innovazione di modelli su tutto l’ambito dei servizi sociali e sanitari, al fine di rinnovare ed estendere il sistema delle protezioni sociali.
Anche sulla scorta di questi indirizzi essenziali e con la volontà di contribuire dalla Toscana ad un processo nuovo e utile per la riscossa del centrosinistra nazionale, Sel ritiene doverosa la sua presenza nel governo della Regione.

4. Sel Toscana si sente impegnata a costituire alleanze di centrosinistra in tutti le realtà interessate al voto, a procedere ad elezioni primarie specie laddove si deve individuare un nuovo candidato/a, a portare un contributo di innovazione di contenuti nei programmi, da costruire con la partecipazione attiva dei cittadini e delle cittadine.
Sempre in primavera, se non annullati dal voto anticipato, si svolgeranno i referendum su acqua e nucleare. La scadenza referendaria per Sel rappresenta un altro appuntamento di primaria importanza nella quale profondere il massimo delle energie. Sel Toscana dovrà anche partecipare al processo di riscrittura della legge elettorale della nostra Regione, con l’obiettivo di contribuire a modificarne profondamente gli aspetti negativi (impossibilità per i cittadini di scegliere i propri rappresentanti e attivare con essi un corretto rapporto; sbarramento elettorale).

5. Per quanto riguarda la propria organizzazione, il Congresso impegna i futuri organismi dirigenti alla formazione del Comitato scientifico regionale ed alla convocazione di una assemblea annuale degli iscritti quale occasione di verifica e di bilancio del lavoro politico, a promuovere l’impegno di Sel e degli studenti ad essa iscritti nell’ambito delle politiche della formazione.

Livorno 23.01.2011

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